L’ arrivo della Pasqua, ha ispirato la scelta di un romanzo che racconta il legame tra cibo e vita. “ La scuola degli ingredienti segreti” di Erica Bauermeister.
Non esiste cultura che non abbia il proprio cibo, in modo particolare diventa ancora più evidente nelle festività. Rappresenta l’identità di un popolo, non solo nelle ricorrenze, il cibo, trascende la sua stessa essenza di nutrimento per assumere un significato simbolico.
“<< Io credo nelle tradizioni – ci tengono uniti alla stregua delle ossa – ma può essere facile dimenticare su cosa siano davvero imperniate. A volte, per ritrovarle dobbiamo osservarle da una prospettiva diversa. >>”
Diventa così importante vivere la Pasqua come rito di passaggio, la possibilità di trasformare, accogliere una nuova forma, se ci pensiamo, tutto si rinnova, in natura e in cucina. Lillian conosce bene il potere simbolico del cibo, non è solo nutrimento per il corpo, entra in risonanza con noi, con la nostra psiche, con l’altro e con la società. Sicuramente è chiaro come il corpo riceve il nutrimento, lo fa attraverso il cibo che ingeriamo; cos’è allora che nutre la nostra psiche? Molte ricerche hanno rilevato che a nutrire lo spirito, la psiche, sono : i colori, suoni, le energie che investiamo durante la preparazione. E’ per questo che il ristorante di Lillian diventa il luogo della scoperta.
“ Ogni lunedì’, niente vice chef, niente clienti, è la sera del corso di cucina”,
gli allievi sono pronti ognuno con la propria storia alla ricerca dell’ingrediente segreto, rivelato tra glasse, sughi, torte, ricordi…
” Occhi sgranati per la gioia o le lacrime o la risolutezza, succedeva sempre. Perché quando si parla di cibo la magia è possibile.”
Possiamo scegliere di vivere i giorni di festa restituendo valore ad ogni pasto, avendo cura di ciò che mangiamo, ricordando che possiamo nutrire ogni parte di noi e tutto questo può essere condiviso con le persone che siedono accanto a noi.
“ Chissà se attraverso il cibo che offriamo alle persone si possono mandare messaggi di amore e desiderio, di perdono e comprensione, di solidarietà o amicizia? Io penso sia ciò che facciamo sempre.”
Il cibo può diventare un dono, il ponte verso la propria terra, i propri affetti e soprattutto verso se stessi, mangiamo ciò che amiamo profondamente, cerchiamo il nostro ingrediente segreto, è tempo di rinascere, questo è il nostro augurio.